Genere di piante arboree delle Ande, famiglia delle Rubiaceae, con proprietà attribuite agli alcaloidi presenti nella corteccia. L’etimologia è dovuta alla leggenda di Ana de Osorio, contessa di Chincon e moglie del viceré del Perù, che guarì da febbri malariche grazie alle virtù della corteccia di china da lei scoperte intorno al 1639.
Nel 1820 i chimici francesi Pierre Joseph Pelletier e Joseph Bienaimé Caventou isolarono il chinino, che fu utilizzato soprattutto per la cura della malaria.
Il chinino è un tonico che, se preso in piccole dosi, stimola la resistenza dell’organismo. Il suo sapore è decisamente amaro e il suo utilizzo è preminente in molti aperitivi che si chiamano, per l’appunto, “chinati”: uno dei più conosciuti è la China Martini.
Se ne fa uso anche nella produzione del Barolo Chinato.